Si sono aperti il 13 giugno i lavori di Rio+20, la conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, l’evento organizzato in Brasile esattamente dopo venti anni dallo storico summit della Terra del 1992. Rio+20 avrà il suo culmine con la presenza dei capi di Stato, i quali di riuniranno per la sessione finale dell’evento dal 20 al 22 giugno.
Durante la conferenza si terranno seminari, workshop ed altri eventi riguardanti i temi oggetto dell’evento, con esposizioni di selezionate aziende leader nel settore delle tecnologie sostenibili. Sea Marconi è una fra queste eccellenze italiane, attualmente il top management aziendale si trova Rio de Janeiro all’interno del Padiglione Italia insieme ad altre imprese del calibro di Enel Green Power, Tim Brazil, Pirelli, Fiat, Telespazio, Selex (Finmeccanica), M&G, Conai, Power one, Genera, Turbec.
Sea Marconi si presenta alla Conferenza delle Nazioni Unite (Rio+20) a soli due mesi dal meeting di San Paolo “Brazil, Italy and Africa for sustainable biofuel production” quando già aveva fatto parte di una delegazione di aziende italiane che hanno accompagnato il Ministro Corrado Clini.
La nuova area di business sviluppata da Sea Marconi per la produzione di bioenergia e bioprodotti risponde pienamente al percorso tracciato dal primo Vertice della Terra del 1992, che, a differenza delle precedenti conferenze delle Nazioni Unite, ha richiesto la partecipazione di tutti i settori della società. Appariva evidente, e oggi lo è ancor di più, che lo sviluppo sostenibile non potesse essere raggiunto dai soli governi ma richiedesse l’impegno congiunto di tutta la società civile “business e industria, bambini e giovani, agricoltori, popolazioni indigene, amministrazioni locali, organizzazioni non-governative, comunità scientifica e tecnologica, donne, lavoratori e sindacati”.
C’è un dato molto semplice da tenere a mente, la ricchezza mondiale prodotta negli ultimi 20 anni è aumentata del 40% ed il consumo di risorse naturali è cresciuto della stessa percentuale (da 42 a 60 miliardi di tonnellate di materie prime).
Sea Marconi sin dagli esordi ha posto le sue basi sulla ricerca di soluzioni tecnologiche per la difesa dell’ambiente, sviluppando una risposta contro la contaminazione degli oli (presenti in apparecchiature elettriche) contaminati da PCB, oggi e per il futuro si conferma l’ambiente come fulcro attorno al quale fare ricerca e innovazione, ma in un ambito applicativo diverso, finalizzato al recupero di biomassa per la produzione sostenibile di bioenergia e bioprodotti.