Ha visto la pubblicazione (ottobre 2022) sulla principale rivista di settore, Transformer Magazine, l’articolo tecnico-scientifico che descrive il trattamento di depolarizzazione da zolfo corrosivo (rimozione del DBDS) su trasformatori giganti che Sea Marconi sta eseguendo in Arabia Saudita.
L’articolo si intitola proprio: “On-load integrated treatment of giant power transformers in a severe scenario” che tradotto significa “Trattamento integrato on-load (cioè mantenendo il trasformatore in servizio) di trasformatori di potenza giganti in un contesto di severità ambientale”. L’articolo, sottoposto ad un’attenta revisione tecnica da parte dei consulenti internazionali di Transformer Magazine, è stato scritto in collaborazione con GCC Lab e con la rete elettrica nazionale saudita.
In merito ai destinatari, questo articolo è di assoluto interesse per i detentori di trasformatori elettici di tutto il mondo che si trovino ad affrontare il problema della corrosività degli oli (contenuti nei trasformatori).
Il testo non descrive esclusivamente la contromisura adottata, ma scende in dettaglio sul processo decisionale, supportato dalle norme di settore, che ha guidato il detentore nella scelta della corretta strategia di gestione degli asset e di gestione del rischio “corrosività”. In particolare si descrivono le azioni raccomandate dalle guide tecniche, a partire dalla CIGRE Technical Brochure 625 “Copper sulphide long term mitigation and risk assessment“, ritenuta il documento più completo in quest’ambito.
In estrema sintesi (lascio tutti gli approfondimenti alla lettura dell’articolo), considerando le condizioni operative dei trasformatori, altamente sollecitati da carichi elevati ed alte temperature ambientali, le opzioni suggerite dalla guida in caso di corrosività sono: cambio dell’olio o rimozione dello zolfo corrosivo (trattamento dell’olio).
Alla luce dei numerosi vantaggi offerti dal trattamento dell’olio rispetto alla sua sostituzione (vd. CIGRE TB 625 – Table 12 – Mitigation techniques ranking), il cliente ha poi esplorato e testato in autonomia alcune tecniche di trattamento dell’olio ottenendo risultati insoddisfacenti. Questo ha portato conseguentemente alla scelta della soluzione by Sea Marconi: il trattamento di depolarizzazione selettiva da DBDS denominato Chedcos.
Questo trattamento, oltre a rimuovere il DBDS, il principale responsabile della “patologia” zolfo corrosivo da DBDS (C1), è in grado di bloccare la formazione di solfuro di rame, che tipicamente determina i guasti attribuiti allo zolfo corrosivo. La depolarizzazione Sea Marconi è in grado anche di ripristinare gli altri parametri dell’olio riportandoli a valori assimilabili ad un olio nuovo. Oltre a questo, il principale punto di forza del nostro trattamento è la garanzia dei risultati a lungo termine, infatti, come evidenzia chiaramente l’articolo, in questo caso Sea Marconi ha garantito il DBDS < 10 mg/Kg sia a fine trattamento (quasi sempre si va al di sotto di 5 mg/Kg) sia dopo un anno dal trattamento.
A circa un anno dall’inizio della campagna di trattamenti, 8 trasformatori sono stati decontaminati con successo (36 % del totale), corrispondenti a circa 809 tonnellate di olio isolante (47 % del totale).