Scenario
Reti di trasmissione elettrica (Brasile) TSN e Novatrans con un totale di 76 apparecchiature elettriche riempite con fluidi isolanti
TSN
Substations 6
Total reactors 40
Reactors with corrosive sulfur 37 (92,5%)
Total failed reactors 15 (37,5%)
Novatrans
Substations 6
Total reactors 36
Reactors with corrosive sulfur 13 (36,11%)
Total failed reactors (-)
2005
Scoperta del DBDS. Sea Marconi, prima al mondo, nel luglio 2005 identifica nel DBDS il principale responsabile dei guasti attribuiti allo “Zolfo corrosivo”.
2006
Conferma della presenza di DBDS da parte del laboratorio Sea Marconi mediante configurazione strumentale (GC-AED).
Questa tecnica analitica, che realizza un vero e proprio fingerprinting (impronte digitali) dell’olio, evidenziò che l’olio a base naftenica Nynas Nitro 10 GBN, con il quale erano riempite le apparecchiature affette da zolfo corrosivo, conteneva DBDS.
Oggi è noto che il DBDS tende a legarsi al rame e a formare solfuro di rame CU2S
2009
La soluzione è stata una campagna di trattamenti di depolarizzazione selettiva (Chedcos) by Sea Marconi. Il trattamento è stato eseguito sia on-load sia on-load.
La rete di trasmissione brasiliana scelse come contromisure disponibili:
- sia la sostituzione dell’olio corrosivo con olio non corrosivo
- sia la passivazione con Irgamet 39
- sia il trattamento di depolarizzazione selettiva Chedcos
Chedcos® offre il vantaggio di evitare le criticità operative correlate al cambio del fluido, che verrebbe comunque contaminato dal DBDS presente nell’olio residuale di impregnazione dei cartogeni. Dalla casistica di guasto riportata anche dal CIGRE 378, risulta che anche il passivatore (es.: Irgamet 39) non elimina la causa della corrosione (il DBDS), si degrada in pochi mesi e la sua azione protettiva sulle superfici di rame risulta disomogenea ed inefficace.