Dopo qualche difficoltà imposta dal COVID, lo scorso febbraio 2021 ha preso il via la campagna di trattamenti in Arabia Saudita. Si tratta di un’attività fuori dall’ordinario per la quantità di apparecchiature elettriche da trattare, 23, la loro dimensione, fino a 130 tonnellate di olio, tensione max e potenza (fino a 380 kV e 500 MVA) e di conseguenza la mole totale di liquido isolante da trattare, 1.750.000 kg. I trasformatori sono dislocati prevalentemente nella zona centrale del Regno Saudita e Riad.
Sea Marconi, che ha ricevuto la commessa grazie alla collaborazione con il partner tecnologico locale GCC Lab, realizzerà trattamenti di depolarizzazione selettiva da DBDS, mirati appunto ad abbattere la concentrazione di DBDS (nell’olio), principale responsabile del fenomeno dello zolfo corrosivo.
I 23 trasformatori hanno una contaminazione compresa fra i 60 ed i 170 mg/Kg di DBDS; Sea Marconi garantisce al cliente che ad un anno dal trattamento, la contaminazione sarà < 10 mg/Kg. I campioni prima e dopo intervento saranno certificati e validati da un laboratorio terzo.
Tutti i trasformatori saranno depolarizzati con modalità on-load, significa che il trasformatore rimane in servizio e sotto carico per tutta la durata del trattamento, impiegando la metodica tipica Sea Marconi: a circuito chiuso, senza svuotamento neppure parziale del trasformatore. Così facendo l’olio caldo fluisce costantemente dal trasformatore alla nostra unità di trattamento integrato che progressivamente lo riporta in condizioni ottimali (in conformità alle norme IEC 60422 Ed. 4-2013, CIGRE 378 – 2009 art. 4.2). Grazie all’impiego di unità multiconnessione (ideate e realizzate internamente) è possibile trattare allo stesso tempo l’olio contenuto nelle unità accessorie del trasformatore (ad es. i passanti di bassa tensione) e “pulire” anche le zone morte interne al trasformatore.
L’impianto di trattamento Sea Marconi dedicato a questa campagna (Smart DMU GAMMA) è tra i più avanzati del settore, lavora 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con presidio di personale tecnico solo diurno; l’impianto infatti è in grado di lavorare in autonomia ed eventualmente di inviare allarmi agli operatori reperibili. Non soltanto, grazie al sistema SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition), gli ingegneri Sea Marconi presenti nella control room di Torino, possono monitorare le performance dell’impianto ed interfacciarsi in tempo reale con i propri operatori sul posto per consulenza, formazione o troubleshooting.
Ad oggi, 13/4/2021, sta per concludersi la depolarizzazione del primo trasformatore con un eccellente risultato, si è passati da 148 a < di 5 mg/Kg di DBDS. Questi risultati sono il frutto di una serie di fattori vincenti, da un lato vi è una straordinaria conoscenza del settore, dall’altro l’impego di materiali brevettati e soluzioni tecnologiche di assoluta eccellenza.