9 marzo 2017

Per la definizione delle priorità di azione e della scelta delle contromisure è necessario diagnosticare se la criticità ha origine interna (degrado carta) o esterna (influssi atmosferici).

Se l’origine dell’umidità è interna (degrado delle carte e dell’olio) le contromisure sono:

Trattamento fisico,
in prima battuta da eseguirsi off-load e successivamente da eseguirsi on-load (trasformatore sotto carico). Questa attività può essere coadiuvata applicando delle cartucce deumidificanti

Disidratazione diretta (ciclo B).
La disidratazione diretta del trasformatore (carte) consiste nello scaldare gli avvolgimenti attraverso la circolazione dell’olio

Vi sono poi altre tecniche, alcune delle quali richiedono la movimentazione del trasformatore. Queste tecniche prevedono che il trasformatore sia aperto e trattato, in alcuni casi attraverso l’essiccazione del nucleo in autoclave, in altri casi impiegando appositi solventi (derivati del cherosene avio). Queste modalità, senz’altro molto più costose, vengono prese in considerazione quando, oltre al problema dell’acqua, sono presenti altre criticità di tipo elettromeccanico, che quindi richiedono la sostituzione di parti o comunque una manutenzione straordinaria del trasformatore.

Se l’origine è esterna occorre individuare i punti di immissione dell’aria, e ripristinare le tenute. Se necessario si consiglia di cambiare i sali essiccatori, valutare di aumentarne la quantità o la geometria del contenitore per incrementare il potere essiccante.


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