Consegna dell’impianto per la bioenergia “LORVER”, inizio campagne test

17 gennaio 2014

Homécourt, 16 dicembre 2013.

Con la conclusione dei collaudi dell’impianto e la consegna ufficiale alle autorità della regione francese della Lorena, si conclude un altro importante step del progetto LORVER (Lorraine Vert, cioè Lorena verde).

Questo progetto (STD_IMP_200/11 del 8/11/2011) ha come obiettivo lo sviluppo di un impianto di pirolisi sperimentale che consenta di trasformare delle biomasse potenzialmente contaminate in bioenergia e bioprodotti.

L’impianto in questione è già realtà, installato (presso la sede Sea Marconi France a Homécourt nella provincia di Metz) e funzionante, e proprio a partire dai prossimi mesi sarà destinato alle campagne di test finalizzate allo studio, alla modellizzazione e l’ottimizzazione del processo di conversione termochimica delle biomasse in energia, per arrivare, da ultimo, alla bonifica dei suoli contaminati da metalli pesanti e da altre sostanze organiche persistenti.

La tecnologia adottata per il Progetto LORVER (brevetto n° IT TO2010A001043 del 23/12/2010) è assolutamente innovativa, ma allo stesso tempo è frutto di 14 anni di lavoro svolto da Sea Marconi come capofila nell’ambito di due progetti europei (brevetto Haloclean Conversion n°G1RD-1999-00082 e brevetto Haloclean Application n°G1RD-CT-2002-03014).

Configurazione per il trasporto
Configurazione per il trasporto

Dettagli tecnici

La ricerca Sea Marconi, e le successive scelte progettuali e costruttive, hanno dimostrato che è possibile realizzare un sistema modulareultracompattoprefabbricato, con dimensioni containerizzabili per facilitare la logistica, che non richiede particolari infrastrutture ma solo una platea di appoggio. L’impianto è stato realizzato per funzionare h 24 con un’elevata disponibilità operativa (fino a 7500 h all’anno), con un sistema di supervisione e controllo anche in modalità remota.

Il sistema adottato è basato su 5 moduli:

  1. alimentazione
  2. pirolisi, attraverso un particolare design del reattore (che utilizza corpi termicamente conduttivi) perfettamente a tenuta rispetto all’esterno, in assenza di ossigeno, con temperatura compresa fra 450 e 550 °C in grado di garantire le 5 funzioni fondamentali:
    1. trasferimento di calore nella biomassa da convertire
    2. trasporto della biomassa durante la conversione
    3. mixing
    4. milling (triturazione progressiva del materiale)
    5. funzione catalitica;
  3. riscaldamento dei corpi altamente conduttivi a circuito chiuso usando il biochar come fornitore di energia. Da questo modulo è possibile spillare biochar per applicazioni dedicate ad esempio all’agricoltura come ammendante nei terreni ed in grado di sequestrare la CO2 in modo perenne (1 kg di biochar sequestra fino a 3 kg di CO2 equivalenti).
  4. produzione di syngas che viene realizzato in un reattore rotativo a tenuta che converte i gas di pirolisi in gas permanente a 850 °C in condizioni iperdinamiche e catalitiche. Il syngas può considerarsi ad alta qualità energetica e con ridotto contenuto di TARs: sostanze organiche altamente viscose.
  5. trattamento del syngas attraverso una trattamento integrato a 3 stadi:
    1. eliminazione ceneri mediante ciclone,
    2. raffreddamento del gas attraverso un lavaggio con acqua a circuito chiuso dove la temperatura passa a 40-60 °C,
    3. neutralizzazione dei prodotti acidi mediante un processo di basificazione.

Il syngas può essere utilizzato o direttamente come combustibile di elevato valore energetico per fini di riscaldamento oppure in un motore a gas per la cogenerazione elettrica e termica.

Punti di forza

  • Questo impianto può essere facilmente scalabile e può, con un secondo piano, passare da 100 kg/h a 1000 kg/h di biomassa da convertire per una taglia in grado di produrre 1 MWe e circa 1,2MWt.
  • Consente una grande riduzione delle dimensioni dell’impianto di circa 50 volte rispetto ai sistemi con forni rotativi.
  • Flessibilità. La soluzione tecnologica Sea Marconi permette di convertire differenti tipologie di materiali, con differenti granulometrie e maggiore affidabilità perché priva dei fattori limitanti degli altri sistemi tipo “down-draft”.
  • Minori costi investimento.
  • Facilità e rapidità nell’installazione (qualche giorno).
  • Maggiore controllo delle temperature in ogni singola fasi dei processi e dei tempi di conversione delle biomasse.
  • Completa manutenibilità dell’impianto grazie al design che favorisce un comodo e rapido accesso degli operatori.

Sea Marconi ha mostrato doti di estrema multidisciplinarità vincendo la sfida estrema di impiegare le competenze maturate nel core business in un ambito differente fino a produrre nuove linee di innovazione tecnologiche. Nell’ambito del progetto LORVER Sea Marconi ha coperto tutta la filiera passando dall’idea concettuale, alla fase di ingegnerizzazione, alla realizzazione (anche con fornitori specializzati), alla fase di installazione, all’esercizio e la fase di assistenza e monitoraggio anche da remoto.

Strategia Sea Marconi

La tecnologia sviluppata da Sea Marconi rappresenta certamente una nuova linea di tecnologie con un ruolo chiave per la futura espansione del business nei differenti mercati globali delle bioenergie e bioprodotti.

Le altre applicazioni in questo ambito, raggruppate sotto il nome BioEnPro, riguardano la conversione di rifiuti urbani, da considerarsi una non combustion technology o non inceneration technology, con approccio a km 0, di piccola taglia, particolarmente adatto per eventi di protezione civile o expo. Non soltanto, la proposta Sea Marconi è una soluzione pienamente sostenibile poiché rispetta ed vincente sotto tutti i seguenti aspetti

  • scientifico
  • Migliore Tecnica Disponibile
  • ambientale e paesaggistico
  • economico e finanziario
  • sociale

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