Sintomi (analisi)

Il sintomo specifico della criticità “Degrado chimico dell’olio” è correlato alla presenza dei seguenti indicatori diagnostici con valori tipici non conformi a quelli raccomandati dalla norma IEC 60422:

Acqua nell’olio (IEC 60814)
Aspetto (ISO 2049)
Colore (ISO 2049)
Acidità totale – TAN (IEC 62021-1 or IEC 62021-2)
Fattore di dissipazione dielettrica (IEC 60247)
Particelle (IEC 60970)

ci sono poi dei co-fattori utili per completare il quadro diagnostico:

Tensione interfacciale (ASTM D971, EN 14210)
Additivi: Passivatori (BTA, Irgamet 39, Irgamet 30); inibitori di ossidazione (DBPC, DBP)
DBDS (IEC 62697-1)
Metalli disciolti (ASTM D 7151)
Stabilità all’ossidazione (IEC 61125)
Sedimenti e sludge (Annex C of IEC 60422 Ed. 4-2013)
Fingerprint dell’olio
Copper deposition tendency test

Info

I rapporti di prova Sea Marconi sono conformi (EN ISO/IEC 17025) sull’indicazione dell’incertezza di misura (tranne per l’aspetto che non è una prova numerica, e per il codice ISO delle particelle).

Negli oli esteri naturali, gli additivi possono arrivare fino al 5% in massa (0,3% negli oli minerali), di conseguenza i loro sottoprodotti di degrado sono indicatori determinanti.

Con l’analisi dell’olio
è possibile valutare lo stato del degrado chimico

Analisi in campo dell’acidità con il Kit SM-TAN (Total Acidity Number)

Il kit permette di ottenere il risultato in pochissimi minuti, con elevata ripetibilità e riproducibilità; può essere impiegato anche su campioni particolarmente scuri ed è indicato per l’analisi di matrici liquide.

La prova può essere eseguita da personale non specializzato grazie al manuale illustrato di supporto, ai tutorial video ed al servizio di assistenza by Sea Marconi (approfondisci).

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