La Stampa di Torino del 17 ottobre 2010 riporta la notizia di un incendio in una cabina elettrica da 130 KV in località Ferriera di Buttigliera Alta (Torino) avvenuto nella tarda serata di sabato 16 ottobre 2010.
Secondo l’articolo del quotidiano torinese, le fiamme sarebbero state innescate da un macchinario di un’impresa esterna dedicato alla manutenzione.
La notizia invita a rivolgere particolare attenzione alle attività di “manutenzione” degli oli isolanti minerali contenuti nei trasformatori in servizio. Queste attività sono regolamentate da specifiche norme tecniche (es.: IEC 60422 Ed. 3-2005, CIGRE Brochure tecnica n. 413), le quali prescrivono chiaramente l’esecuzione accurata e puntuale di controlli e trattamenti degli oli isolanti.
Parallelamente, in caso di contaminazioni da PCB, le Linee Guida del D.M. 29 gennaio 2007 prescrivono che deve essere impiegata la migliore tecnica disponibile per prevenire scoppi o incendi con perdita di contaminanti persistenti (POPs) che potrebbero provocare irragionevoli rischi per i lavoratori, la salute pubblica e l’ambiente.
A ben vedere, questo stesso principio accomuna la norma CENELEC (CLC/TR 50503)*, la norma CEI 10-38* e le stesse Linee guida* recanti i criteri per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili.
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*CENELEC (CLC/TR 50503)
Guidelines for the inventory control, management, decontamination and/or disposal of electrical equipment and insulating liquids containing PCBs (Linee guida per l’inventario, la gestione, la decontaminazione e/o lo smaltimento di apparecchiature elettriche e liquidi isolanti contenenti PCB).
“1 Scope
The scope of this Technical report is to provide guidance for the activities of inventory, control, management, decontamination and/or disposal of equipment and containers with insulating liquid containing PCBs, in compliance with the Council Directives (96/59/EC), using Best Available Techniques – BAT – (96/61/EC), Commission Decision (2001/68/EC), Stockholm Convention on Persistent Organic Pollutants (POPs) and/or with appropriate national or local legislation.
This Technical report is addressed, in particular, toward the Life Cycle Management (LCM) of insulating liquids and it has been developed in accordance with the following objectives:
- reduction of risks for workers, public health and the environment, arising from human error, malfunction, or failures of the equipment that could cause fires or spillage of hazardous and Persistent Organic Pollutants (POPS)s;
- implementation of the “Best Available Techniques” (BAT),”Best Environmental Practices”(BEP)and methodologies available for safety, whilst taking into account the surroundings and the criteria of self-sufficiency and functional recovery;
- technical feasibility of the activities within the prescribed time schedules, taking into account current legislation and economic feasibility.”
*CEI 10-38
Guida tecnica per l’inventario, il controllo, la gestione, la decontaminazione e/o lo smaltimento di apparecchiature elettriche e liquidi isolanti contenenti PCB
- riduzione del rischio per i lavoratori, la salute pubblica e l’ambiente, derivante da anomali e guasti degli apparecchi che possono originare, incendio o perdita di prodotto pericolosi e persistenti.
- applicazione “a regola d’arte” delle “migliori tecniche” e metodologie di sicurezza disponibili; privilegiando criteri di prossimità, autosufficienza e recupero funzionale
- fattibilità tecnica ed economica delle attività suggerite o imposte dalla normativa vigente, nel tempo previsto”
*Linee Guida
Linee guida recanti i criteri per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili ex art. 3, comma 2 del decreto legislativo 372/99
“D.2.1 Generalità e classificazione
L’approccio metodologico generale cui devono far riferimento le tecnologie di decontaminazione deve soddisfare i seguenti requisiti:
- la riduzione del rischio per i lavoratori, la salute pubblica e l’ambiente, derivante da anomalie o guasti degli apparecchi che possono originare incendio o perdita di prodotti pericolosi e persistenti;
- l’applicazione a “regola d’arte” delle migliori tecniche e metodologie di sicurezza disponibili, privilegiando criteri di prossimità, autosufficienza e recupero funzionale;
- la fattibilità tecnica ed economica delle attività suggerite o imposte dalla normativa e dalla legislazione vigente, nel tempo previsto.”