Per la diagnosi della criticità “Zolfo corrosivo da sottoprodotti di combustione dello zolfo – C3?, Sea Marconi impiega la propria metrica diagnostica, nella fattispecie:

 si interpretano i segni visuali sul trasformatore, in questo caso a seguito di ispezioni dopo guasto su macchine gemelle;
mediante l’analisi dell’olio si vanno a identificare i sintomi, cioè gli indicatori specifici (Zolfo Corrosivo Totale);

Valore raccomandato di DBDS
Norma di riferimento
Per gli oli isolanti nuovi “non detectable (< 5 mg/Kg) [IEC 60296 Ed. 4-2012, tab. 2, pag. 17]
per gli oli isolanti in esercizio – prima
dell’energizzazione
“non detectable (< 5 mg/Kg) [IEC 60422 Ed. 4-2013, tab. 3, pag. 24]
per gli oli isolanti in esercizio – dopo
l’energizzazione
(< 5 mg/Kg)
Se la concentrazione di DBDS è superiore alla soglia raccomandata bisogna fare una valutazione rischio e attuare azioni di mitigazione tab. 5 nota d – tra queste è previsto il trattamento di depolarizzazione selettiva per rimuovere efficientemente lo zolfo corrosivo nell’olio 11.4.4.
[IEC 60422 Ed. 4-2013, tab. 5, pag. 31]
per gli oli isolanti in esercizio (< 10 mg/Kg)” – anche in questo caso tra le tecniche di mitigazione c’è la depolarizzazione selettiva per rimuovere
efficacemente dagli oli 4.2 pag. 25
[CIGRE 378 fig. 9 pag. 31]

 grazie alla banca dati si studia l’anamnesi familiare o soggettiva (alla ricerca ad esempio di guasti su macchine gemelle);
si prendono in esame e si monitorano i fattori di incertezza, la velocità e l’evoluzione nel tempo (trend) di ogni indicatore sintomatico

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